Controllare i comportamenti istintivi del cane?

cooperazione in un brancoControllare? vediamo quali significati ci fornisce il termine: v. tr. [dal fr. contrôler; v. controllo] (io contròllo, ecc.). –

1 Verificare una cosa per accertarne la regolarità e l’esattezza:

  • Vigilare, sorvegliare; esercitare un’azione di controllo.

2  Nel linguaggio tecn.,  guidarne i movimenti o regolarne il funzionamento, sia con azione diretta sia attraverso controlli automatici.

3 Tenere sotto il proprio dominio, essere in grado di dirigere, regolare, determinare o impedire decisioni e comportamenti.

La domanda è a quale delle accezioni ti riferisci?

Bisogna in primo luogo avere molto chiara questa definizione.

Per come lavoro io, il controllo è qualcosa che avviene automaticamente attraverso una relazione proficua, la relazione genera un legame, il legame porta il cane ad emettere comportamenti che consentano il benessere e l’equilibrio dei membri con cui ha fissato un legame. Devo ricordarti inoltre che il cane è un animale sociale ossia. Anche in questo caso vediamo cosa significa:

  1. che riguarda la società, e in particolare i rapporti tra individui e gruppi entro una comunità determinata: convenzioni sociali; rapporti sociali | l’insieme delle relazioni che si costituiscono tra i membri di una comunità, in quanto tutelano la pacifica convivenza e garantiscono rapporti equilibrati tra i membri

Secondo quanto emerge dalla definizione senza entrare nei diversi studi etologici che stano a sostegno di quanto sopra, il cane ha bisogno di fissare dei legami sociali saldi per trovare quell’autocontrollo che consenta il benessere tra i membri con cui ha fissato un legame sociale. Alcuni etologi possono testimoniare la capacità del cane maschio in età adulta perfettamente in grado  di avere totale autocontrollo anche in presenza di una femmina in calore.

L’autocontrollo dell’istinto predatorio è un altro esempio, un predatore che non è in grado di gestire l’impulso alla caccia, potrebbe rischiare un fallimento del branco nell’ acquisizione di una preda, o rischiare di essere ferito o addirittura la morte.

In somma, cosa consente al cane di generare questa capacità di autocontrollo in virtù del benessere del branco??

Il primo aspetto che dobbiamo tenere a mente è il benessere, un cane in salute che assolve alle proprie necessità sociali, di libertà, di comunicazione, di scelta…. È un cane che è perfettamente in grado di autocontrollarsi in funzione del benessere del proprio branco.

Al contrario tutto ciò che esercita una forza, una costrizione, una privazione (l’eccesso di protezione, eccesso di stimoli e mancanza di riposo…) , una pressione, soprattutto, fisica sul naturale comportamento del cane tende a generare un disequilibrio che non solo non consente al cane di trovare dei comportamenti adattivi che permettano al cane di trovare un proprio equilibrio all’interno di un contesto non naturale, ma sfociano molto spesso in attività compensative, ossia comportamenti autogratificanti (come i comportamenti ripetitivi decontestualizzati) che consentono al cane di stare in una situazione o contesto dove non hanno scelta e nessuna strategia comportamentale li porta fuori da quel contesto.

Questo non significa che i cani non devono avere regole! Al contrario devono avere regole fisse molto chiare ma deve essere concesso loro il tempo di acquisirle, lo spazio per provare e per sbagliare.

Questo ragionamento rischia di essere molto teorico e poco pratico perché ogni cane ha un vissuto, un pool genetico che può predeterminare alcuni comportamenti, una personalità e soprattutto un branco che guida ed induce il cane a comportamenti adattivi o meno.

Quindi se ciò che cerchi è il controllo, il mio consiglio è cerca di scegliere l’accezione della parola che genera benessere nel tuo cane.

Per qualunque suggerimento o consiglio  puoi scrivermi in privato.